Valchiavenna: crotti, borghi fantasma e cascate
- Pulleira
- 6 giu 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Come state amichetti?
Oggi non parliamo di vacanze al mare perché tutte queste organizzazioni su dove andare, quando partire, dove mangiare, quanto tempo stare.. dopo un po' cominciano a stressare, per quanto possiamo essere felici di poter finalmente partire.
Non parliamo poi della corsa finale d'emergenza alla prova costume, mentre vediamo i primi che si iniziano già a fare i weekend a Forte dei Marmi e piangiamo nel nostro letto.
And so whaaaat?
Oggi andiamo in Lombardia, quasi ai confini con la Svizzera, poco più su rispetto a quel ramo del lago di Como, in Valchiavenna, a respirare un po' di aria fresca e buona.
Siamo nel bel mezzo delle Alpi, con sentierini, fiorellini gialli, pascolini verdi e nuvoline bianche nel cielo super azzurrino.
Eeeee che si fa?
I crotti di Valchiavenna
Ci sono circa 900 crotti qua in giro e sono quasi tutti privati, ma cosa sono?
Cantine naturali preistoriche.
Voi immaginatevi l'uomo delle caverne che si nasconde tutto quello che ha trovato e si è procacciato in giro per tutta la giornata.
Nel 2021 in Valchiavenna si fa ancora così e per il migliore degli intenti: i salumi e i formaggi all'interno dei crotti si conservano perfettamente, grazie al sorel, un venticello che mantiene una temperatura costante per tutto l'anno.
Che sia inverno freddissimo da congelamenti, che sia estate caldissima da svenimenti, lì sotto troverete sempre 8°.
Ovviamente oggi i crotti non sono solo più semplici cantine in cui si appendono salami e si tengono forme intere di formaggi, ma alcuni si sono evoluti in osterie accoglienti che fanno assaggiare i prodotti locali, portando in altissimo questa tradizione.
Mi sono informata sul migliore da una vera voce insider:
Crotto Ombra, Chiavenna
Tra gli interni più rustici, quelli più moderni e ancora quelli che fanno sentire a casa Crotto Ombra è un'esperienza reale. Non solo perché si provano i prodotti del posto, cucinati come tradizione comanda e con materie prime super d'eccellenza, ma anche per la possibilità di mangiare all'esterno sotto una roccia e di visitare il crotto, in cui si conservano i formaggi.
Come potete immaginare, il menu non è assolutamente banale.
Gli antipasti viaggiano intorno ai 10€: ovviamente i taglieri di salumi e formaggi, ma anche la schisciat, frittelle croccanti con cuore di formaggio ovviamente e il taroz con salamino, purea di patate con fagiolini, burro e ovviamente formaggio. formaggio ovunque.
Con i primi siamo sugli 8-9€ e non possono mancare i pizzoccheri tipici dell'alta Lombardia, le manfrigole, delle crepe con ovviamente formaggio e bresaola, e ancora gli gnocchetti di ricotta.
Chiudo con..
formaggio ovviamente.
Lago Azzurro, Campodolcino
Una volta si chiamava Lago Motta, poi, da quando Carducci ci è andato e gli ha dedicato una poesia "Lago Azzurro", ha pensato di cambiar nome, per questioni di SEO.
Non credo sia andata proprio così, ma comunque Carducci ha scritto la poesia per davvero.
Nè con un raggio il sol, nè timida un´anima d´aura
rincrespa il velo puro de l´acque. S´ode
lento di quando in quando tinnire il campan de le vacche
sperse nel pasco raro tra´ larici alti.
Quando divenni io qui? Sospese giá l´ora il suo passo
od io giá vissi spirito errante qui?
Vi faccio diventare pure colti.
Ma oltre ad essere poetico, questo lago è anche magico: d'inverno sparisce, per poi riempirsi di nuovo in primavera. Ci sono un sacco di sentieri per arrivarci; in questo caso noi scegliamo il più semplice.
Si può continuare in auto fino al parcheggio dell'Alpe Motta e poi dopo una passeggiata di mezz'oretta avremo di fronte le dolci acque del Lago Azzurro.
Smettiamo di pensare e godiamoci lo spettacolo nella pace assoluta.
Savogno, il borgo fantasma
Tranquilli, nessun fantasma.
Solo un diavolo.
La leggenda narra che il diavolo abbia lanciato una maledizione sul piccolo povero paesino di Savogno.
Forse è per questo che nel 1968 è stato definitivamente abbandonato da tutti, tranne che da una persona..
Nooo, anche questo me lo sono inventata io. Probabilmente gli abitanti se ne sono andati solo per essere più comodi ad andare al supermercato, però anche qui la leggenda si narra per davvero e ne avrete la prova. Ora vi dico subito.
Per raggiungere Savogno non ci sono strade asfaltate, se non una riservata solo a chi ha il permesso dal Comune di Piuro. L'unico modo per arrivare al borgo è farsi 3000 scalini di una mulattiera.
Mentre saliremo su, con la lingua per terra, sudati e stanchi, ma anche belli sodi e pronti per l'estate, noteremo una roccia. La roccia del diavolo, su cui in teoria ha lasciato la sua impronta, chiamata il sas de l'anticrist.
Forse la maledizione riguardava proprio sta storia delle strade inesistenti e ci stiamo chiedendo se ne valga la pena di farci sta salita.
Ebbene sì, dicono che sembri un posto incantato che si sviluppa come una terrazza con una vista incredibile, rimasto fermo al medioevo con le mura di pietra originarie, i vicoli, i ciottoli e le stalle.
Aperitivo sotto le Cascate dell'Acquafraggia
@mood_barconcucina
Torniamo nel 2021, ma rimaniamo in mezzo alla natura.
Il nostro momento della giornata preferito sotto una cascata naturale.
È l'aperitivo al Mood, a Piuro, sotto le Cascate dell'Acquafraggia.
Si trova subito sotto la mulattiera che ci ha portati fino a Savogno.
Vi ho parlato di Carducci e del diavolo. Ne manca solo più uno.
Lui.
Leonardo da Vinci.
Nel Codice Atlantico racconta di essere passato da Valle di Ciavenna.
Su per detto fiume si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere...
Traduzione: c'è una bella cascata...
Acqua della sorgente da una parte, bollicine di prosecco dall'altra, per concludere in bellezza.
Valchiavenna ci aspetta.
xoxo
Pulleira
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