Tre (o meglio quattro) giorni per visitare Napoli la prima volta
- Pulleira
- 6 set 2021
- Tempo di lettura: 10 min
Siamo finalmente tornati per riiniziare la nostra stagione, il nostro anno, il nostro tutto.
A sto giro non ci ferma niente e nessuno.
Belli e vaccinati siamo pronti per ricominciare da capo.
Il primo giorno di scuola come Leone Ferragnez, il primo giorno di un nuovo lavoro, il primo giorno del nuovo anno all'università… qualsiasi sia il vostro primo giorno vi auguro di viverlo come quando andavamo a scuola alle elementari e avevamo il diario nuovissimo. quanto era bello scrivere l'orario.
A proposito!
Facciamo che questo primo articolo di settembre lo scriviamo proprio come quando tornavamo in classe e la maestra ci chiedeva di fare il testo sulle nostre vacanze.
Devo dire che io me la sono presa comoda per un mese intero, facendo su e giù per l'Italia, quindi ho un sacco di cose divertenti da raccontarvi, tanti super sì e tanti super no che potranno esservi utili per qualche weekend o per le estati future.
Napoli è mille culure
Se siete first timers, questa città vi sorprende.
Pensiamo di conoscerla e pensiamo di sapere tanto su di lei, ma in realtà quando arriviamo lì e camminiamo tra le strade, è solo Napoli a parlare e noi restiamo in silenzio.
Vi dico questo perché da brava maniaca del controllo prima di partire mi sono organizzata tutto alla perfezione.
Poi sono finalmente arrivata lì per davvero, ho percepito le vibes e ho buttato la lista direttamente nel cestino della camera.
Se voi sarete i prossimi first timers a Napoli, potete considerarvi fortunati perché questa che vi sto lasciando è la guida definitiva per visitarla in TRE O QUATTRO giorni.
Perché urlo?
Perché dovete scegliere:
Se volete vedere tutto tutto tutto quello che c'è da vedere, vi consiglio caldamente quattro giorni.
Se volete viverla easy, passeggiando e mangiando, vedendo le cose principali, tre giorni vanno benissimo.
Se volete stressarvi, fare 26 mila passi al giorno, arrivare stremati alla sera, siate ambiziosi come me e provate a vedere tutto tutto tutto in tre giorni. Sconsigliato, anche se comunque vi garantisce tante risate isteriche, di quelle che non riuscite a contenere e vi fanno comparire gli abs come per magia.
Napoli centro storico
Due info pratiche prima di partire ufficialmente con l'elenco di cosa vedere e cosa fare nel centro storico.
Non prendete l'auto: Napoli si gira tranquillamente a piedi e per spostarvi da un quartiere a un altro più lontano, la metro (che poi è praticamente un treno molto nuovo) è comodissima. Avere la macchina sarebbe solo un stress in più inutile, soprattutto se siete abituati a dare la precedenza a destra.
Occhio a Google Maps: vi giuro, il pallino che dovrebbe muoversi insieme a voi, non si muove insieme a voi. Conviene capire le vie da prendere prima e andare diretti, altrimenti perderete un sacco di tempo a girare in tondo come la scema che sta scrivendo.
Il duomo di Napoli
Indovinate dove si trova.
In via Duomo. Esattamente dove mi sono iniziata a perdere. Non è una via che si fa notare, è normalissima e abbastanza stretta. Mi sembra ci siano anche altre chiese, ma alla fine quando vedete Lui, il vero Duomo, non avrete dubbi.
Ora su questo voglio sottolineare una cosetta: non è che io sia esperta di architettura religiosa o particolarmente appassionata di chiese, ma amici flamingueros, questo Duomo all'interno è bellissimo. Dovete entrarci assolutamente. L'ingresso è libero, dovete fare attenzione solo agli orari perché fanno praticamente pausa pranzo come i negozi. Se vi trovate lì verso l'orario di chiusura, il parroco vi caccerà letteralmente fuori. Ve lo diciamo io e Jackson per esperienza.
Napoli Sotterranea
Due buoni motivi per fare il percorso sotterraneo: se andate d'estate, avete la possibilità di stare un'oretta al fresco freschetto e poi è super interessante.
La nostra guida ci ha raccontato un sacco di aneddoti e molti particolari sulla storia di Napoli e dei napoletani che poi abbiamo continuato a ritrovare per la città nei giorni dopo.
Anche qui occhio a quale scegliete, perché a quanto pare ci sono due Napoli sotterranee diverse, o meglio due percorsi diversi. Napoli quella è.
Andate in Piazza San Gaetano (praticamente dietro al Duomo).
Ci sono due chiese.
Una più grande in alto a una scalinata, la Basilica di San Paolo Maggiore. Di fianco, sulla sua destra, un po' nascosta, trovate quello che secondo me è la vera Napoli Sotterranea.
Dall'altra parte della piazzetta, invece, (ad altezza strada per capirci) c'è San Lorenzo Maggiore con la sua Napoli Underground di fianco. Io e Jackson abbiamo fatto questa, ma in tutta sincerità se tornassi indietro avrei fatto l'altra. Non perché ci siamo trovati male o non sia stata interessante, anzi. Semplicemente perché credo che quella ufficiale sia quella di fianco a San Paolo Maggiore, ma noi molto ingenuamente subito non l'abbiamo vista, proprio perché è un po' nascosta.
Insomma, da quel che ho percepito io si rubano un po' i turisti a vicenda, ma comunque è una bella esperienza.
Se ve lo state chiedendo, no, non fa paura.
San Gregorio Armeno
È la stradina con i famosi presepi rivisitati. Un po' di pastorelli e pecorelle e poi tutta la sfilza di statuine da Cristiano Malgioglio, Donald Trump, il Papa, Antonino Cannavacciuolo fino a Pino Daniele. Pino Daniele ovunque. Pensate a un vippone e sicuramente lo trovate lì imbalsamato.
DOVETE comprare i cornetti portafortuna, ma attenzione a scegliere quelli collaudati. Quelli funzionano, gli altri no. Volete rischiare? Fate voi, io nel dubbio mi sono portata a casa 3 o 4 fortune napoletane collaudate. Come sempre, viva i cliché.
Passeggiando nel centro storico, vi ritroverete, senza troppo impegno, in Via dei Tribunali e Via San Biagio dei Librai, che sono le caratteristiche di Napoli. Qui vedrete la Napoli che ci immaginiamo quando pensiamo a questa città. In particolare, Via San Biagio dei Librai è la famosa Spaccanapoli e quando la vedrete dall'alto (al terzo o quarto giorno) capirete che è chiamata così perché sembra davvero spaccare Napoli a metà.
Complesso Monumentale di Santa Chiara
Se cercate su Google "Cosa vedere a Napoli" troverete una lista infinita di chiese da vedere, proprio perché il popolo napoletano da secoli e secoli è iper-religioso e si impegnato con tutte le sue forze a renderle bellissime. Pulleira ha fatto la selezione per voi e vi assicura che Santa Chiara merita un po' del vostro tempo. Molto poco sacro da dire (chiedo venia), ma anche questa è a ingresso libero, quindi è fantastica perché potete entrarci per sedervi a rinfrescarvi e riposare. Nel frattempo, rimarrete davvero impressionati dalla sua immensità nella sua semplicità. Personalmente, a me ha fatto venire la pelle d'oca.
Dietro la chiesa, c'è il chiostro. Quello è a pagamento (intorno ai 5/7€). Per noi è stata una di quelle cose che non abbiamo avuto il tempo di fare, quindi non vi posso dare la mia opinione, ma mi hanno detto che è molto molto carino.
Il Cristo Velato nella Cappella di San Severo
Anche qui purtroppo vi devo dire che non siamo riusciti a vederlo, con grande dispiacere.
Però ci abbiamo provato: il primo giorno (martedì) era chiuso, il secondo era pieno e avremmo dovuto prenotare.
Questo è un pezzone di Napoli, non per chiese o religioni questa volta, ma per la scultura in sé in marmo di Giuseppe Sanmartino. Quando ho detto che sarei andata a Napoli, mi avevano risposto proprio "Vai assolutamente a vedere il Cristo Velato, è impressionante". Sarà sicuramente una buona scusa per tornarci almeno una seconda volta.
Palazzo dello Spagnuolo
Fan di Gomorra, parlo a voi.
L'abbiamo visto e rivisto. Scene pazzesche sono state girate proprio lì dentro, il che lo rende ancora più bello.
La struttura delle scalinate del palazzo sono simili a quelli di molti altri che vedrete in giro per tutta Napoli, ma lui è in assoluto l'originale per maestosità. Si trova all'inizio di Rione Sanità in una piazza molto trafficata, in cui c'è anche un mercatino. Arrivando dal centro storico, si trova più o meno a metà sulla sinistra. Vi sconsiglio di addentrarvi nel Rione Sanità, perché iniziano una serie di stradine labirinto su cui non sembra battere mai il sole. Io e Jackson abbiamo provato a far due passi per andare a vedere la casa di Totò, ma non ne vale troppo la pena, considerando le occhiatacce che ci hanno lanciato i signori seduti fuori dalle porte di casa.

Dove mangiare nel centro storico
Partiamo dal presupposto che a Napoli ovunque vi fermiate a mangiare, non rimarrete delusi, quindi il consiglio è di andare a sentimento. Fuori da tutti i locali, che siano pasticcerie o ristoranti, troverete la targa "La migliore sfogliatella di Napoli", "La più antica pizza fritta di Napoli", "La vera pastiera napoletana".
PERÓ. Secondo me c'è un però.
Ci sono alcuni posti davvero famosi per cui tutti concordano nel dire che "lì mangi la più buona xxx in assoluto". E secondo me, dovete fidarvi di quelle voci. Se vedete una fila chilometrica, armatevi di santa pazienza e aspettate il vostro turno, perché siete nel posto giusto. Ecco a voi quei posti.
Le sfogliatelle dei F.lli Attanasio
Vico Ferroviaria 1
Non è esattamente nel centro storico, ma sono le migliori di Napoli. Prendete il numero, andatevi a prendere un caffè e poi tornate con calma a prendere una riccia e una frolla. (1,30€)
Il Cuoppo
Via San Biagio dei Librai 23
Uno dei miei preferiti. È difficile che torni due volte in un posto quando sono in vacanza, ma per il cuoppo l'ho fatto. Tra quelli che ho assaggiato vi consiglio Limonciotto e Madonnina. Se non volete perdervi niente fate che prendere il gourmet e siete a posto. Vi dirò in tutta sincerità che ero andata convinta dritta per dritte per il cuopp e mare, ma mi ha un po' delusa, mentre gli altri mi hanno gradevolmente sorpresa. Per il cuopp e mare più buono o ver dovete aspettare il prossimo articolo ;).
Taralleria Napoletana
Via San Biagio dei Librai 3 - @tarallerianapoletana via instagram
Sembra una pasticceria di taralli, anzi una gioielleria di taralli. Infiniti gusti salati e dolci. Ci vuole mezz'ora solo per sceglierli, ma i ragazzi sono simpatici, ti inquadrano in due secondi e sanno dirti qual è quello giusto per te. Proprio come da Tiffany. (0,90 - 1,30€).
Bar Nilo
Piazzetta Nilo - Via San Biagio dei Librai
Nessuna specialità speciale, oltre al caffè in tazza ultra bollente. Questo bar è famoso per l'Altarino di Maradona, tra lacrime napoletane, una ciocca di capelli e tanti insulti riservati agli Juventini.
Pasticceria Scaturchio
Piazza San Domenico Maggiore 19
Caffè e babà. Solo così potete dire di essere stati a Napoli (quasi). Babà semplice, babà con la panna o babà speciale: il più buono di sempre (a mio avviso).
Anche qui è probabile che troviate la coda, infatti. (€€)
Pizzeria Da Michele
Via Cesare Sersale 1
Non c'è bisogno di nessuna presentazione, ma in realtà non c'è bisogno di dire niente. È lei la regina del centro storico.
Quando si va a Napoli già si sa che si mangerà la pizza più buona di tutte, ma ve lo prometto: questa sarà diversa da tutte le altre. È davvero un'altra cosa.
L'altra Napoli
Abbiate presente una cosa: per ogni zona che visiterete di Napoli, vi sembrerà di essere in una città diversa.
Per un ipotetico secondo giorno vi segno una lunghissima passeggiata che attraverserà tutti i punti chiave da vedere.
Si parte da Piazza Dante per salutare il padre della nostra lingua italiana (pulleira fan numero uno di Dante) e si continua sulla via dello shopping di Napoli, via Toledo. Sembra infinita, dall'alto vi porta quasi quasi fino al mare, costeggiando i Quartieri Spagnoli. Per quanto siano famosi, non mi hanno lasciato un granché a dirla tutta. La parte più bella, e anche emozionante, dei Quartieri Spagnoli è il Santuario di Maradona, con il suo murales gigante. Sembra un'isoletta nostalgica bianca e azzurra, piena di suoi ricordi. Bastano due minuti fermi lì per sentire davvero il reale sentimento napoletano.
Ci riprendiamo e continuiamo su via Toledo fino alla Galleria Umberto I. Bellissima, altissima, levissima, cambia totalmente la scena di Napoli. Questa è la Napoli Reale. Due passi nella Galleria, per uscire e trovarvi di fronte al magnifico Teatro San Carlo. Anche questo bellissimo, altissimo, levissimo, direttamente collegato sul Palazzo Reale che affaccia su Piazza del Plebiscito. Uno alla volta, con calma, si vive un climax sorprendente verso la parte di più grandiosa di Napoli.
Dove mangiare nell'altra Napoli
Le tentazioni sono tante, ma solo alcune meritano la mancia. Volete sapere quali?
Pescheria Azzurra
Via Portamedina 3/4
Questo posto mi è rimasto nel cuore: solo qui troverete pesce freschissimo tolto dal banco della pescheria e cucinato direttamente per voi, a prezzi super contenuti. Spaghetto alle vongole? 8€. Saluti e baci dal numero uno.
Gambrinus
Via Chiaia 1/2
Non so se da qualche parte nel mondo si possa sorseggiare un caffè in un palazzo reale, ma l'esperienza da Gambrinus si avvicina molto all'idea. Se volete sentirvi veri nobili, potete sedervi, ma sappiate che un espresso costa 6€. In piedi al banco è tranquillamente accessibile a tutti i comuni mortali.
Antica Pizza Fritta Da Zia Esterina Sorbillo
Piazza Trieste e Trento 53
3,50€ per una sleffa di pizza fritta originale di Esterina.
Ma avete letto? 21 pizzaioli in una sola famiglia. Altrochè.
Comunque buonissima, senza se e senza ma.
La Napoli elegante
Ancora una Napoli diversa. Quella dove mi immagino un po' Nastilove. No scherzo, anche perché so ben poco della cara ragazza. Però, in effetti se state cercando Fendi, Gucci e Louis Vuitton, dovete arrivare nella Napoli più a ovest, partendo dal basso, sul lungomare superchilometrico fino ad arrivare al punto più alto di Napoli.
Andiamo in ordine.
Lungomare di Chiaia e di Mergellina
Avete idea di cosa significhi alzarvi al mattino, uscire per andare a lezione di macroeconomia, sedervi in aula e vedere dalla finestra il mare blu, gli scogli, Castel dell'Ovo e o' Vesuvio? Io no, ma gli universitari napoletani sì. È proprio così, facoltà di economia dritta dritta sul lungomare. E non è finita qui. Rimane a due passi da Sorbillo. Se sentite qualcuno di loro che si lamenta, per favore fate volare qualcosa.
Mi piace essere sincera, a costo di farmi insultare dai locals e quindi vi dico la mi umilissima opinione: Castel dell'Ovo bello da fuori, ma la visita ha poco da offrire. L'ingresso è gratuito (bisogna solo prenotare), quindi un giro si può anche fare per godersi la vista e provare a immaginarsi quanti marinai sono stati buttati dalle finestre in mezzo al mare selvaggio, ma, a parte questa fervida fantasia di Pulleira e Jackson, si può tranquillamente saltare.
Il Vomero e Castel Sant'Elmo
Mettetevi delle scarpe comode perché c'è da camminare e soprattutto fare scalinate infinite, che neanche Rocky a Philadelphia, ma si sa che quando si sale così tanto, la vista ripaga la fatica. Ed è così anche questa volta. Una grande parte la farà per voi la funiculare (Funiculì, funiculà, sì, bravi, è quella), ma per il resto dovete cavarvela da soli. Potete distrarvi, camminando con il naso all'insù (non inciampatevi, per favore) per ammirare i palazzotti super eleganti.
Ci sono più strade che portano su e giù.
Noi per scegliere abbiamo usato un criterio fondatissimo: abbiamo seguito gli altri.
Gli altri chi?
Non lo so, infatti siamo quasi finiti a casa di novantenni napoletani. Poi fortunatamente ci è magicamente comparso Castel Sant'Elmo.
È proprio da qui che si nota quanto la Spaccanapoli spacchi davvero Napoli a metà.
Dove mangiare nella Napoli elegante
Ma non vi sembra che manchi qualcosa?
Siamo andati da Michele, dalla sorella e ora ci rimane solo più lui.
Pizzeria Gino Sorbillo
Quella mozzarellina di bufala me la sto ancora sognando.
Voto: undisci.
Anche questo devo dirlo e vorrei anche aprire un dibattito con esperti a riguardo: Diversissima dalla pizza Da Michele.
Signora Bettola Trattoria
Vico Satriano 3b
La mia location preferita.
La mia polpetta preferita.
La mia frittata di pasta preferita.
In una zona super cool.
È come se Sophia Loren o Tina Pica mi abbiamo invitato a mangiare a casa loro. Meraviglioso.
Ed è qui che si chiude questa guida super dettagliata per visitare Napoli.
Forse vi sembrerà di riuscire a vederla tranquillamente in tre giorni, in questo modo, ma ricordatevi che io vi ho avvisati.
In ogni caso, è stata un'esperienza pazzesca: la città è bella, certo, ma Napoli la fanno i napoletani e sono loro a renderla bellissima.
XOXO
pulleira
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